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Rime | 69 |
Tanto mi par di nuovo esser acceso
Da un desio più caldo assai che ’l foco;
Et poi che quello ò riguardato un poco,5
Et stato alquanto sovra me sospeso,
Dico: se tu ti fosse qui difeso,
Non sarest’or, per merzé chieder, fioco.
Adunque piangi, poi1 la libertate,
Avevi nelle man, lasciat’ài andare10
Per donna vaga et di poca pietate.
Poi mi rivolgo2, et dico che lo stare
Subiecto a sì mirabile biltate
È somma et lieta libertate usare.
XXVI.
A quella parte ov’io fui prima accesa
Del piacer3 di colui, che mai del core
Non mi si partirà, sovente Amore
Mi tira4, né mi val farli difesa.
- ↑ «Poiché.» Il che, in ufficio non più di congiunzione ma di pronome relativo, è sottinteso anche innanzi alla voce verbale Avevi nel v. seguente.
- ↑ «Cambio proposito.»
- ↑ «Bellezza.»
- ↑ Parla la Fiammetta. Il Boccacci ‘attribuisce alla sua donna i suoi sentimenti stessi e il suo linguaggio’ (Crescini, op. cit., p. 177); ma la poesia, più tosto che riferibile all’‘entusiasmo del primo successo’, e quindi a fatti e a sentimenti reali, è da considerare ‘come una illusione fantastica del Poeta, che nel suo desiderio ardente si rappresenta la sua donna già amante e sospirante per lui’ (Della Torre, op. cit., n. alla p. 239). Non è per altro esatto che la Fiammetta dica di ‘essere stata a San Lorenzo’, come parve al medesimo Della Torre, p. 239: in-