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44 Giovanni Boccacci

     Acceso il foco nella preda, a dire
     Cominciar tutte assai divotamente: — 15
O santa dea, poi ch’è nostro disire,
     Per la virtù del nostro sacrificio,
     Non disdegnar le nostre voci udire;
Ma pietosa al tuo giocondo officio,
     Per merito de’ nostri preghi umili,20
     Ricevi noi, e per tuo beneficio.
Caccia de’ petti nostri i pensier vili,
     E per la tua virtù fa eccellenti
     Gli animi nostri e’ cor larghi e gentili.
De’ fa sentire a noi quanto piacenti25
     Sieno gli effetti tuoi, e facci anchora,
     Alcuno amando, gli animi contenti — .
Così pregando, non fe’ gran dimora,
     Che una chiara e bella nuvoletta
     Vegnendo si fermò sovr’esse allora;30
Sopra la quale ignuda giovinetta1
     Aparve lor dicendo: — io son colei
     Da cui, pregando voi, ciascuno aspecta
Gratia, e prometto a voi per gli alti dei
     Che ciascheuna avrà la dimandata,35
     Che degna dee seguire i passi miei — .
E poi, verso del foco rivoltata,
     Non so che disse: se non che di fori
     Ciascuna fiera che v’era infiammata,
Mutata in forma d’huom, di quelli ardori40
     Usciva giovinetto gaio e bello,
     Tutti correndo sopra ’l verde e’ fiori.
E tutti entravan dentro al fiumicello,


  1. Venere.