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La caccia di Diana 39

Ell’avea funi nel fondo pulito
     Del fiume poste con lacci ravvolte,
     Per un’idra pigliar da llei sentito;
La quale1, dando per lo fiume volte,55
     Incappò in quella, onde costei ridendo
     La tirò suso, e risersene molte
Con lei insieme, lo ’ngegno vedendo.


Canto XV.


Covella d’Arco a piè del monte s’era
     Tra giunchi e canne con Berita ascosa
     Galiota al lito di quella riviera.
E ciascheuna con nota amorosa
     Sonava un’arpa gratiosamente,5
     In voce che al suono è dilectosa.
E mentre elle sonavan dolcemente,
     Due cigni bianchi si calar nel loco,
     Assai vicini a llor, tacitamente.
Col capo ad alto gíano a poco a poco10
     Apressandosi al suon che piace a lloro,
     Faccendo in acti di quel sono il gioco2.
Non s’apressaro a llor quasi costoro,
     Ch’ess’incapparo ne’ tesi lacciuoli,
     E dalle donne poi sanza dimoro15


  1. Caterina.
  2. Anche quest’effetto del suono dell’arpa sul cigno era insegnato dai Bestiari. In un testo già citato si legge: ‘Lo cecino (cigno)... quando homo li sona uno stormento che ssi chiama arpa, si s’accorda con esso in cantare’ (Bestiario toscano, p. 27).