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La caccia di Diana 25

Venute allato alla fonte, costoro1
     Stavan sospese al cacciare, ascoltando;
     Ma così cominciò una di loro: — 30
Chi va per questi monti ora cacciando? — .
     La Lucciola rispuose, ch’era presso,
     Sopra la chiara riva, al suo dimando.
Come ella2 questo udio, disse: — adesso
     Dubitavan noi forte che nel loco35
     Altri non fosse, come suole spesso
Adivenire — , e sé ritrasse un poco
     Da parte, e Cecca e Zizzola Fagiana3,
     Belle nel viso d’amoroso foco,
E chiamò anchora Vannella Bolcana4,40
     Lariella Caracciola5 e Serella
     Brancazza, nello aspecto humile e piana.


  1. Le nuove venute.
  2. La prima che à parlato, ossia Mariella Caracciolo (vv. 43-44).
  3. Queste due donne saranno certo uscite dalla stessa famiglia napoletana, alla quale, tra altri personaggi, apparteneva quel Giovanni Fasano o Fagiano, famigliare del re Roberto, che fu insignito della milizia nel 1335 (Torraca, op. cit., pp. 66, 123, 236-237).
  4. I Bolcano o Vulcano appartennero alla nobiltà napoletana del Seggio di Nido. Famiglia ragguardevole e potente, numerosi de’ suoi membri son ricordati in varie occasioni nella prima metà del secolo XIV; quando Landolfo Bulcano, giureconsulto e regio consigliere, prese le insegne dottorali, lo stesso re Roberto pronunziò per maggiore solennità uno dei suoi noiosi sermoni (cfr. W. Goetz, König Robert von Neapel, p. 67, n. 278).
  5. Lariella, cioè Alagorella (Alogara si chiamò la sua avola), fu figlia di un Filippo Caracciolo. Questi è ricordato come vivente nel 1327 e figura già morto nel 1334; della figlia il recente genealogista della famiglia (cfr. Fabris, op. cit., tav. XLIV) non dice nulla. Fu sua sorella una Maria o Mariella, per la quale si veda la nota seguente. Le stampe storpiano il suo nome in Linella e Lanella!