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24 Giovanni Boccacci

Canto IX.


Mentre con gli occhi fra lle verdi fronde
     Mirando giva la caccia, che ’n esse
     Talor si mostra e talor si nasconde,
Convenne che altrove mi volgesse
     Per nuovo suon ch’agli orecchi mi venne,5
     Che lo ’ntelletto a sé tutto riflesse;
Né ’l mio veloce sguardo si ritenne
     Fin ch’a quel loco d’ond’erano entrate
     Le prime donne subito pervenne.
E quivi vidi con difficultate,10
     Per lo spatio lontan, gran gente entrare
     Dentro dal pian dell’erbette bagnate.
E ’l suon de’ corni e de’ can l’abaiare
     E ’l romor loro facean quella valle
     Tutta mirabilmente risonare.15
Io mi ristrinsi tutto nelle spalle,
     Credendo nel pensier ched altra gente,
     Forse malvagia, fosse per quel calle.
Ma poi che l’occhio più agutamente
     Ficcai fra lloro, conobbi che era20
     Di donne compagnia bella e piacente.
E come a me quell’amorosa schiera
     Sì fessi apresso, ch’io potea vedere
     Apertamente ciascuna chi era,
Tututte le conobbi al mio parere25
     E ’nmaginai che poi chiamate foro
     Che l’altre, che cacciavano a potere1.


  1. Cioè: «pensai che furono chiamate [da Amore] dopo (poi... che) le altre che già stavano cacciando.»