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Rime 115

     Del quale fe’ la Sidonia1 dolente5
     Pruova, al parlar, che sai, alto e diffuso2;
     Non Pompeo Magno, Iuba o il nobil Druso
     Viddero el ciel mai oprare altrimente3.
Però, se ben ti recherai al petto4,
     Con quale ago vedrai punga la mosca10
     Di ciò che ’l tuo disio sì caldo brama5.


  1. Didone, spesso chiamata ‘Sidonia Dido’ anche da Vergilio (Aen., I, 446, 613; IX, 266; XI, 74).
  2. «Stando al racconto (parlar) alto e diffuso, che tu conosci»: quello vergiliano, ove Ilioneo, esponendo a Didone le vicende sue e dei compagni, ricorda che ‘assurgens fluctu nimbosus Orion’ (I, 535) li spinse a naufragare sulle coste puniche. Dice il Boccacci che la regina cartaginese fece dolente pruova del nobile ascendente, perché sotto quella costellazione ebbe principio il funesto amore di lei per Enea; alla storia del quale amore anche in un altro modo è legato il nome d’Orione, leggendosi sempre in Vergilio che Anna consigliò Didone di trattenere l’amato ‘Dum pelago desaevit hiems et aquosus Orion’ (IV, 52). I commentatori del poema latino spiegano che nel tempo in cui Enea fu spinto dal procelloso Orione sul lito africano era l’estate (cfr. anche Aen., I, 756), perché quella costellazione sorge di giugno.
  3. Pompeo è ricordato per le sue conquiste in Asia, Druso seniore per quelle nell’Europa settentrionale; Iuba è il noto re africano. Sono così indicati i tre continenti del mondo antico. Per comprendere il valore generale delle quartine del sonetto, bisogna pensare che Riccio barbiere, nella sua ignoranza, avesse confuso orion con orizon (cfr. n. 5 a p. 113); il Boccacci ironicamente gli metterebbe sott’occhio l’equivoco, venendo press’a poco a dirgli così: «Orione è una costellazione che sorge d’estate, e tu, che conosci l’Eneide, dovresti ricordare che fu essa appunto a presiedere allo sventurato amore di Didone; né il cielo si è mai comportato diversamente di così.»
  4. «Se ben rifletterai.»
  5. «Vedrai come punga la risposta che desideri da me». Riccio voleva sapere come si può amare più che non si conosca