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Rime 73

     Ma tu, che ad honor rispecto alcuno
     Non avesti già mai, del mio gran danno
     Ti riderai, et io m’avrò l’offesa.


XXXI.


Che fabrichi? che tenti? che limando
     Vai le catene, in che tu stesso entrasti —
     Mi dice Amore — et te stesso legasti
     Senza mio prego et senza mio comando?
     Che latebra, che fuga vai cercando5
     Di drieto a me, al qual tu obligasti
     La fede tua, allor che tu mirasti
     L’angelica belleza desiando?
O stolte menti, o animali sciocchi!
     Poi che t’avrai co’ tua inganni sciolto10
     Et volando sarai fuggito via,
     Una parola un riso un muover d’occhi
     Un dimonstrarsi lieto il vago volto
     Farà tornarti più strecto che pria.


XXXII.


Pallido vinto et tutto transmutato
     Dallo stato primier quando mi vede1
     La nemica d’amore et di mercede2,
     Nelle cui reti son preso et legato,


  1. Si noti la forte ma efficace inversione.
  2. La Fiammetta.