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258 il corbaccio

— Non dubitare: sta’ sicuramente e nel buono volere, nel quale al presente se’, si persevera. La divina bontá è si fatta e tale che ogni gravissimo peccato, quantunque da perfida iniquitá di cuore proceda, solo che buona e vera contrizione abbia il peccatore, tutto il toglie via e lava della mente del commettitore e perdona liberamente. Tu hai naturalmente peccato, e per ignoranza; che nel divino aspetto ha molto meno d’offesa che chi maliziosamente pecca; e ricordar ti dei quanti e quali e come enormi mali, per malizia operati, egli abbia con Tonde del fonte della sua vera pietá lavati; e, oltre a ciò, beatificati coloro che giá come nimici e rubelli del suo imperio peccaro, per ciò che buona contrizione e ottima satisfazione fu in loro. E io, se non m’inganno, anzi se le tue lagrime non m’ingannano, te si compunto veggio che giá perdono della offesa hai meritato; e certissimo sono che desideroso se’ di satisfare in quello, che per te si potrá, della offesa commessa; alla qual cosa io ti conforto quanto piú posso, acciò che in quel baratro non cadessi, donde niuno può poi rilevarsi. —

Al quale io allora dissi:

— Dio, che solo i cuori degli uomini vede e conosce, sa se io dolente sono e pentuto del male commesso e se io cosí col cuore piango, come cogli occhi; ma, perché per contrizione e per satisfazione tu in speranza di salute mi metti, avendo io giá l’una, carissimo mi sarebbe d’essere da te ammaestrato di ciò, che a me s’appartenesse, di fornire l’altra. —

Al quale esso rispuose:

— A volere de’ falli commessi satisfare interamente, si conviene, a quello che fatto hai, operare il contrario; ma questo si vuole intendere sanamente. Ciò, che tu hai amato, ti conviene avere in odio; e ciò, che tu per lo altrui amore t’eri a volere fare disposto, a fare il contrario, si che tu odio acquisti, ti conviene disporre; e odi come, acciò che tu stesso, male intendendo le parole da me ben dette, non t’ingannassi. Tu hai amata costei, perché bella ti pareva, perché dilettevole nelle cose libidinose l’aspettavi. Voglio che tu abbi in odio