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non il troppo scrivere si potesse convertire in altro, forse della vanitá di lei e della leggerezza sospicando, non dubitar punto che tu non avessi avuta la seconda lettera e poi la terza; e forse saresti aggiunto alla quarta e alla quinta. Cosi adunque desti da ridere alla tua savia donna e valorosa e al suo dissensato amante; e, dove amore e grazia acquistare ti credevi, beffe e strazio di te acquistavi.

«La qual cosa veggendo e udendo io, non giá per amore di te, ché ancora assai ben non ti conosceva, ma perché cosa cosí abominevole sostenere non potea, assai male contento, non per me, ma per lei, mi partii pieno di sdegno e di gravosa noia. Questo, secondo che le tue parole suonano, non sapesti tu da singulare persona che ciò ti narrasse, ma da congetture prese da parole, da forse non troppo savia e nociva persona udite; eppure, di quel poco che comprendesti, in disperazione ne volevi venire. Or che avresti detto, quando la mente tua era ancora inferma del tutto, se cosí ordinatamente avessi la cosa udita? Sono certo, senza piú pensarvi, ti saresti per la gola impiccato; ma vorrebbe il capestro essere stato forte si che ben sostenuto t’avesse, acciò che, rottosi, tu non fossi caduto e scampato, si come colui che quello, e peggio, molto bene meritato avevi. Ma, se cotale avessi la mente avuta e lo ’ntelletto sano, come dovevi, avendo riguardo a quello ch’io detto t’ho, non miga per quello che tu per li tuoi studi potevi sapere, ma a quello che per quelli ti sarebbe mostrato, avendo voluto riguardare, riso te ne avresti, veggendo lei dalla generai natura dell’altre femmine non deviare; il che forse testé teco medesimo il fai; e fai saviamente, se’l fai.

«E quello, che di questa parte ho detto, quello medesimo dico della seconda. Che, se tu teco medesimo riguardare avessi voluto quanta sia la vanitá delle femmine, di quello ti saresti ricordato, che giá molte volte hai detto, (cioè che gloriandosi elle sommamente d’essere tenute belle, e, per essere, facciano ogni cosa e tanto piú loro essere paia quanto piú si veggiono riguardare, piú fede al numero de’ vagheggiatori dando che al loro medesimo specchio), compreso avresti a lei non essere