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il corbaccio 247

che volentieri, come di loro immagina, cosí farebbe; avvegna che ella faccia si che di ciò corta voglia sostiene. Legge la canzone dello indovinello e quella di Fiorio e di Biancifiore e simili cose assai. E, se ella forse a cosí fatta lezione non intende, a guisa d’una fanciulletta lasciva, con certi animaletti, che in casa tiene, si trastulla infino all’ora che venga piú desiderato trastullo e che con lei si congiunga. E, acciò che tu alcuna cosa piú che nói sappia della sua vita presente, t’affermo io che, dopo la morte mia, oltre agli altri suoi divoti, ha ella per amante il secondo Ansalone, di cui poco avanti alcuna cosa ti dissi assai malconveniente a’suoi piaceri; il quale, come che per piú legittime cagioni si dovesse da cosí fatta impresa ritrarre, mal conoscente di ciò che Dio gli ha fatto, pur vi s’è messo. Ma non sará senza vendetta l’offesa: per ciò che, se nel mondo, nel quale io dimoro, non si mente, che noi credo né non mi pare, egli ha della moglie un tal figliuolo, e per suo il nutrica e allieva, che gli appartiene meno che non fe’ Gioseppo a Cristo; il quale, cresciuto, ogni mia ingiuria, se ingiuria dir debbo, vendicherá contra di lui; né è però esente, come egli si crede, dal volgare proverbio il quale voi usate, dicendo: — Quale asino dá in parete, tale riceve —: se egli gli altrui beni lavora, e’ viene d’altra parte chi lavora i suoi.

«A cosí buona vita adunque, e cosí santa, s’è ritrovata vicina de’ frati colei che non mia donna, ma mio tormento fu, mentre vissi. Colei cosí onesta, cosí laudevole, quale udisti, fu, prima che morte mi separasse da lei; e nella virtú e ne’costumi si dilettò ed esercitò, ch’io ti dissi, senza ch’ella è tale qual io brievemente te la disegno. Per che vedere puoi di cui il tuo poco senno, il tuo poco conoscimento, la tua poca discrezione abbagliato t’avea e per cui messa l’anima tua, la tua libertá o il tuo cuore nelle catene d’amore e in afflizione incomportabile e qui ultimamente in questa valle diserta condotto; di che ornai saziare non mi potrei di riprenderti.

«Ma da venire è all’ultima parte della nostra promessa,