Pagina:Boccaccio, Giovanni – L'Ameto, Lettere, il Corbaccio, 1940 – BEIC 1765776.djvu/244

238 il corbaccio

ci basterebbe il tempo. E, se tu cosí hai lo ’ngegno acuto, come io credo, assai pur per le udite puoi comprendere quanti e quali sieno i suoi costumi; e in che le sue gran virtú e la magnificenzia e ’l senno e l’altre cose consistano; e che cose sieno quelle virtuose che le dilettano. Per che, senza piú dire di quelle, tornando a ragionare di quello che tu non puoi aver saputo e di che per avventura teco stesso fai una grande stima, cioè dell’occulte parti ricoperte da’ vestimenti, le quali per tua buona ventura mai non ti si palesarono (cosí non si fossero elle mai a me palesate!), voglio che l’ascoltarmi non ti rincresca. Ma io, prima che piú avanti dica, ti voglio trarre d’un pensiero, il quale forse avuto hai o avere potresti nell’animo, solvendoti una oggezione che fare potresti. Tu forse hai teco medesimo detto o potresti dire: — Che cose sono quelle di che costui parla; chente il modo, clienti sono i vocaboli; o convengons’elle a niuno, non che a uomo onesto e il quale ha li passi diritti verso l’etterna gloria?— Alla quale opposizione, non volendo andare sofisticando, non è che una risposta; la qual son certo che in te medesimo consentirai che sia non solamente buona, ma ottima. Dei dunque sapere né ogni infermitá né ogni infermo potere essere sempre dal discreto medico con odoriferi unguenti medicato; per ciò che assai sono e di quelli e di quelle che noi patiscono e che richeggiono cose fetide, se a salute si vorranno conducere; e alcuna n’è che con cotali argomenti e vocaboli e con dimostrazioni puzzolenti purgare e guarire si vogliono. Il mal concetto amore dell’uomo è una di quelle; per ciò che piú una fetida parola nello intelletto sdegnoso adopera in una piccola ora che mille piacevoli e oneste persuasioni, per l’orecchie versate nel sordo cuore, non faranno in gran tempo. E, se niuno mai marcio fu di questa nocenzia putrida e villana, tu se’ senza niuno dubbio desso. Per che io, il quale, si come altri ha voluto, qui venuto sono per la tua salute, non avendo il tempo molto lungo, ai piú pronti rimedi sono ricorso e ricorro; e perciò ad addolcire il tuo disordinato appetito, alcuna cosa, come udito hai, parlar mi conviene; e ancor piú largo. Per