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226 il corbaccio

pervenne ch’ella desiderava, sé d’altra parte di lealtá sopra Fabbrizio e a qualunque altro leale uomo stato commendando.

«E, a non volére ogni cosa distinguere e narrare, in cose infinite mi si puose al contrario né mai in tal battaglia, se non vincitore, puose giú l’armi. E io, misero e male in ciò avveduto, credendomi, sofferendo, diminuire l’angoscia e l’affanno, piú tiepido che l’usato divenuto, seguiva il suo volere; la qual tiepidezza il vestimento, che vermiglio mi vedi, come giá dissi, ora con mia gravissima pena riscalda. Ma piú davanti è da procedere. In cotal maniera adunque essa donna e io servidore divenuto, con piú ardita fronte, non veggendosi alcuna resistenzia, cominciò a mostrare e a mettere in opera l’alte virtú che il tuo amico tante di lei e con cotanta solennitá ti raccontò. Ma, non avendole egli bene per le mani, come ebbi io, mi piace con piú ordine di contárleti.

«E, acciò che io dalla sua principale cominci, affermo per lo dolce mondo che io aspetto, e se egli tosto mi sia conceduto, che nella nostra cittá né fu né è o sará donna, o femmina che vogliamo dire, ché diremo meglio, in cui tanto di vanitá fosse che quella di colei, di cui parliamo, di grandissima lunga non l’avanzasse. Per la qual cosa costei estimando che l’avere bene le gote gonfiate e vermiglie e grosse e sospinte in fuori le natiche, (avendo forse udito che queste sommamente piacciono in Alessandria e perciò fossono grandissima parte di bellezza in una donna), in niuna cosa studiava tanto quanto in fare che queste due cose in lei fossono vedute pienamente: nel quale studio queste cose pervenieno alle spese di me che talor digiunava per risparmiare. Primieramente, se grossi capponi si trovavano, de’ quali ella molti con gran diligenzia faceva nutricare, conveniva che innanzi cotti le venissono; e le pappardelle col formaggio parmigiano siinilemente: le quali non in iscodella, ma in un catino, a guisa del porco, cosí bramosamente mangiava, come se pure allora per lungo digiuno fosse della torre della fame uscita. Le vitelle di latte, le starne, i fagiani, i tordi grassi, le tortole, le suppe lombarde, le lasagne maritate, le frittel-