Pagina:Boccaccio, Giovanni – L'Ameto, Lettere, il Corbaccio, 1940 – BEIC 1765776.djvu/229


il corbaccio 223

degli altri valorosi avranno cantati, i tuoi medesimi, se tu vorrai, canteranno. La lor bellezza non ti inciterá al disonesto fuoco, anzi il caccerá via; e i lor costumi ti fieno inreprobabili, dottrina alle virtuose opere.

«A che dunque, potendo cosí fatta compagnia avere, quando tu la vogli, e quanto tu la vogli, vai cercando sotto i mantelli delle vedove, anzi de’diavoli? Dove leggermente potresti trovare cosa che ti putirebbe? Ahi, quanto giustamente farebbono queste eloquentissime donne, se dal loro bellissimo coro te, si come non degno, cacciassono, quante volte tu dietro alle femmine l’appetito dirizzi, quante volte, fetido e maculato da esse spartendoti, tra loro, che purissime sono, ti vai a rimescolare, non vergognandoti della tua bestialitá! E certo, se tu non te ne rimani, e’ mi pare avvedere che t’avverrá; e meritamente. Esse hanno bene il loro sdegno, cosí come queste altre che donne si chiamano, non essendo: e chente e quale vergogna questo ti sia, dove questo avvenga, tu medesimo e pensare e conoscere il puoi.

«Ma, per ciò ch’assai detto aver mi pare intorno a quello che a te apparteneva di considerare, quando follemente il collo sotto lo incomportabile giogo di colei sottomettesti, alla quale una gran salmista pare essere, acciò che tu non creda dall’altre lei devariare, oltre a quello ch’io ti promisi, ciò che tu non potevi ben per te medesimo vedere, intendo di dimostrarti particularmente chi sia colei e chenti i suoi costumi; di cui tu follemente divenuto servidore, ora ti duoli; e vedrai dove e nelle cui mani il tuo peccato e la tua troppa, subita credenza t’aveano condotto. La prima notizia di questa femmina di cui noi parliamo, la quale molto piú dirittamente drago potrei chiamare, mi diedono le nozze sue: per ciò che, essendo io per morte abbandonato da colei che prima a me era venuta, e di cui io molto meno mi potea scontentare che di questa, non so se per lo mio peccato o per celesti forze che ’l si facesse, avvenne che, essendo e volere e piacere de’ miei amici e parenti, a costei, mal da me conosciuta, fui ricongiunto. La qual, giá d’altro marito essendo stata moglie