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il corbaccio 215

«Ma, si come animale a ciò inchinevole, subitamente in si fervente ira discorrono che le tigre, i leoni, i serpenti hanno piú d’umanitá, adirati, che non hanno le femmine; le quali, cliente che la cagione si sia, per la quale accese in ira si sono, subitamente a’ veleni, al fuoco e al ferro corrono. Quivi non amico, non parente, non fratello, non padre, non marito, non alcuno de’ suoi amanti è risparmiato; e piú sarebbe allora caro a ciascuna tutto’l mondo, il cielo, Iddio e ciò ch’è di sopra e di sotto universalmente in un’ora potere confondere, guastare e tornare a nulla che, ad animo riposato, potere cento bagascioni al suo piacere adoperare. Se ’l tempo mel concedesse l’andar narrando quanti mali e come scellerati le loro ire abbino giá fatti, non dubito che tu non dicessi essere il maggiore miracolo, che mai veduto o udito fosse, che esse sieno sostenute da Dio. E, oltre a ciò, è questa empia, generazione avarissima: e, acciò che noi lasciamo stare lo ’mbolare continuo che a’ mariti fanno e le ruberie a’ lor pupilli figliuoli e le storsioni a quelli amanti che troppo non piacciono, che sono evidentissime e consuete cose, riguardisi a quanta viltá si sottomettono per ampliare un poco le dote loro. Niuno vecchio bavoso, a cui colino gli occhi e triemino le mani e ’l capo, sará, cui elle rifiutino per marito, solamente che ricco il sentano; certissime infra poco tempo di rimanere vedove e che costui nel nido non dee loro soddisfare. Né si vergognano le membra, i capelli e ’l viso, con cotanto studio fatti belli, le corone, le ghirlande leggiadre, i velluti, i drappi ad oro, e tanti ornamenti, tanti vezzi, tante ciance, tanta morbidezza sottomettere, porgere e lasciare trattare alle mani paraletiche, alla bocca sdentata e bavosa e fetida, ch’è molto peggio, di colui cui elle credono potere rubare: al quale, se la giá mancante natura concede figliuoli, si n’ha; se non, non può perciò morire sanza erede. Altri vengono, che fanno il ventre gonfiare; e, se pure invetriato l’ha la natura fatto, i parti sottoposti gli danno figliuoli, acciò che vedova alle spese del pupillo possa piú lungamente deliziosa vita menare. Sole le ’ndovine, le lisciatrici, le mediche e i frugatori, che loro piacciono, le