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il corbaccio 209

oltre sanno che quanti passi ha dal fondaco o dalla bottega alla lor casa; e par loro ogni uomo, che di ciò li volesse sgannare, aver vinto e confuso, quando dicono: — di’ che mi si venga ad ingannare—, o dicono: —All’uscio mi si pare —; quasi in niun’altra cosa stia il sapere, se non o in ingannare o in guadagnare.

«Gli studi adunque alla sacra filosofia pertinenti, infino dalla tua puerizia, piú assai che il tuo padre non arebbe voluto, ti piacquero; e massimamente in quella parte che a poesia appartiene; nella quale per avventura tu hai con piú fervore d’animo che con altezza d’ingegno seguito. Questa, non menoma tra l’altre scienzie, ti dovea parimente mostrare che è amore e che cosa le femmine sono, e chi tu medesimo sii e che a te s’appartiene. Vedere adunque dovevi amore essere una passione accecatrice dell’animo, disviatrice dello ’ngegno, ingrossatrice, anzi privatrice, della memoria, dissipatrice delle terrene facultá, guastatrice delle forze del corpo, nemica della giovanezza e della vecchiezza; morte, genitrice de’ vizi e abitatrice de’vacui petti; cosa senza ragione e senza ordine e senza stabilitá alcuna; vizio delle menti non sane e sommergitrice della umana libertá.

«O quante e quali cose sono queste da dovere, non che i savi, ma gli stolti spaventare! Vien teco medesimo rivolgendo l’antiche istorie e le cose moderne e guarda di quanti mali, di quanti incendi, di quante morti, di quanti disfacimenti, di quante ruine ed esterminazioni questa dannevole passione è stata cagione. E una gente di voi miseri mortali, tra i quali tu medesimo, avendo il conoscimento gittato via, il chiamate iddio e quasi a sommo aiutatore ne’ bisogni, gli fate sacrificio delle vostre menti e divotissime orazioni gli porgete! La qual cosa quante volte tu hai giá fatto, o farai, tante ti ricordo, se da te, uscito forse del diritto sentimento, noi vedi, che tu a Dio e a’ tuoi studi e a te medesimo fai ingiuria. E, se le dette cose esser vere la tua filosofia non ti mostrasse, né a memoria ti ritornasse la sperienza la quale di gran parte di quelle in te medesimo veduta hai, le dipinture degli antichi H´