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208 il corbaccio

cantare, il giostrare e l’armeggiare, cose di niuno peso, ma sommamente da loro gradite? Tu medesimo, non solamente dirai che a te sconvenevoli sieno, ma con ragioni inespugnabili biasimerai i giovani che le fanno.

«Come è alla tua etá convenevole l’andare di notte, il contraffarti, il nasconderti a ciascheduna ora, che ad una femmina e’ piacerá; e non solamente in quella parte che forse, meno disdicevole, da te sarebbe eletta, ma in quella che essa medesima, forse per gloriarsi d’avere uno uomo maturo a guisa d’un semplice garzone, disonesta e sconvenevole eleggerá? Come alla tua etá convenevole, se bisogno il richiedesse, del quale molto sovente son pieni gli accidenti d’amore, di pigliare l’arme e la tua salute, e forse quella della tua donna, difendere? Certo io credo, senza piú cose andar ricordando, che a tutte parimente risponderesti che male; e, quando ciò non ti paresse, a me e a ciascun altro, il quale con piú discreto occhio guardasse che tu, impedito, per avventura fare non puoi, parrebbe pure che cosí fosse. Male è adunque la tua etade ornai agl’innamoramenti decevole: alla quale non il seguire le passioni, o lasciarsi a loro sopravvegnenti vincere, sta bene; ma il vincer quelle; e con opere virtuose, che la tua fama ampliassero, e con aperta fronte e lieta dare di sé ottimo esemplo a’ piú giovani s’appartiene.

«Ma alla seconda parte è da venire; la quale ne’ giovani non che ne’vecchi, fa amore disdicevole, se io non m’inganno: cioè i tuoi studi. Tu, se io giá bene intesi, mentre vivea, e ora cosí essere il vero apertamente conosco, mai alcuna manuale arte non imparasti e sempre l’essere mercatante avesti in odio; di che piú volte ti se’ con altrui e teco medesimo gloriato, avendo riguardo al tuo ingegno, poco atto a quelle cose nelle quali assai invecchiano d’anni, e di senno ciascun giorno diventano piú giovani: della qual cosa il primo argomento è che a loro par piú che a tutti gli altri sapere, come alquanto sono loro bene disposti i guadagni, secondo gli avvisi fatti, o pure per avventura, come suole le piú volte avvenire; lá dove essi, del tutto ignoranti, niuna cosa piú