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206 il corbaccio

«Nella seconda essa ha, secondo che mi pare, in assai cose fallato e assai chiaramente mostro colui mentir per la gola, che si ampiamente delle sue esimie virtú, meco parlando, si distese. Per ciò che, secondo che a me pare avere compreso, uno, il quale non perch’e’ sia, ma perché gli pare essere, i suoi vicini chiamano il secondo Ansalone, è da lei amato; al quale essa, per piú farglisi cara, ha le mie lettere palesate e con lui insieme, a guisa d’uno beccone, schernito; senza che colui, di me faccendo una favola giá con alcuno per lo modo che piú gli è piaciuto, n’ha parlato; senza che esso, come io son qui, per piú largo spazio avere di favellare, fu colui che la risposta alla mia lettera, della quale davanti ti dissi, mi fece fare; e oltre a questo, secondo che i miei occhi medesimi m’hanno fatto vedere, m’ha ella, sogghignando, a piú altre mostrato, come io avviso, dicendo:

«— Vedi tu quello scioccone? Egli è mio vago: vedi se io mi posso tenere beata! —

«E certo quanto quelle donne, alle quali ella m’ha mostrato, sieno state e sieno oneste e io e altri il sappiamo: perché ella, si come comprendere se ne dee, come il suo amante tra gli uomini, cosí ella tra le femmine di me favoleggia. Ahi, disonesta cosa e sconvenevole, che uomo, lasciamo stare gentile, che non mi tengo, ma sempre mai con valenti uomini usato e cresciuto, e delle cose del mondo, avvegna che non pienamente, ma assai convenevolmente informato, sia da una femmina, a guisa d’un matto, ora col muso, ora col dito all’altre femmine mostrato! Io dirò il vero: questo m’indusse a tanta indignazione d’animo che io fui alcuna volta assai vicino ad usare parole che poco onore di lei sarebbono state; ma pure alcuna scintilletta di ragione, dimostrandomi che molto maggiore vergogna a me, ciò faccendo, acquisterei che a lei, da tale impresa, non poco, ma molto turbato mi ritenne e a quella ira e disordinato appetito, di che tu mi domandi, m’indusse. —

Lo spirito allora, nella vista mostrando d’avere assai bene le mie parole raccolte e la intenzione di quelle, seco non so