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il corbaccio 187

t’abbia qui a piagnere e a dolerti menato o ti ci tenga. Tu noi mi potrai mostrare, per ciò ch’egli non è. Vorrai forse dire: ella, conoscendo ch’io l’amo, dovrebbe amar me; il che non faccendo, m’è di questa noia cagione; e con questo mi ci mena e con questo mi ci tiene. Questa non è ragione ch’abbia alcun valore; forse che non le piaci tu; come vuo’ tu che alcuno ami quello che non gli piace? Dunque, se tu ti se’ messo ad amare persona, a cui tu non piaci, non è, se mal te ne viene, colpa della persona amata: anzi è tua, che sapesti male eleggere. Dunque, se per non essere amato ti duoli, te ne se’ tu stesso cagione: e perché apponi tu ad alcuno quello che tu medesimo t’hai fatto, e ti fai? E certo, per lo averti tu stesso offeso, meriteresti tu appo giusto giudice ogni grave penitenzia; ma, per ciò ch’ella non è quella che al tuo conforto bisogna, anzi sarebbe uno aggiugnere di pena sopra pena, non è ora da andar cercando questa giustizia. Ma veggiamo, se tu in te stesso incrudelisci, quel che tu avrai fatto. Ciò che l’uomo fa o per piacere a se stesso o per piacere ad altrui, o per piacere a sé e ad altrui il fa, o per lo suo contrario. Ma veggiamo se quello, a che la tua bestialitá ti reca, è tuo piacere o dispiacere. Che egli non sia tuo piacere assai manifestamente appare; per ciò che, se ti piacesse, tu non te ne rammaricheresti, né ne piangeresti come tu fai.

«Resta dunque a vedere se questo tuo dispiacere è piacere o dispiacere ad altrui: né d’altrui è ora da cercare, se non di quella donna per cui tu a ciò ti conduci; la quale senza dubbio o ella t’ama o ella t’ha in odio, o egli non è né l’uno né l’altro. Se ella t’ama, senza niuno dubbio la tua afflizione l’è noiosa e dispiacevole: or non sai tu che, per fare noia e dispiacere ad altrui, non s’acquista né si mantiene amore, anzi odio e nimistá? Non pare che tu abbi tanto caro l’amore di questa donna quanto tu vuogli mostrare, se tu con tanta animositá fai quello che le dispiace e disideri di far peggio. Se ella t’ha in odio, se tu non se’ del tutto fuori di te, assai apertamente conoscer dei niuna cosa poter fare, che piú le