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Ma Virgilio, a solvere l’autore del suo pensiero, [il qual, tacendo, confessa esser per quella cagione che Virgilio dice], comincia, continuandosi cosi: «Or vo’ che sappi che, l’altra fiata Ch’io discesi quaggiú nel basso inferno», come di sopra è stato detto nel canto nono, «Questa roccia non era ancor cascata»; e perciò gli dimostra quando avvisa che ella dovesse cascare, dicendo: «Ma certo poco pria, se ben discerno», immaginando, «Che venisse colui», cioè Cristo, «che la gran preda», cioè i santi padri, «Levò a Dite», cioè al principe de’ dimòni (il quale, quantunque abbia altri nomi, nondimeno talvolta da’ poeti è chiamato Dite, come appare per Virgilio nel sesto de\VEneida, dove dice: «inferni regia Ditis»)., «del cerchio superno», cioè del limbo, il quale è il primo cerchio dello ’nferno. E perciò dice Virgilio: — Poco prima che venisse Cristo a spogliar il limbo, — percioché, secondo che noi fermamente crediamo, Cristo mori in su la croce all’ora nona del venerdí, nella quale ora, tra l’altre cose che apparvero maravigliose, fu che la terra tutta universalmente tremò, che per alcuno altro tremuoto mai avvenne; e allora, tremando tutta, tremò infino al centro della terra; per la qual cosa non dee parer maraviglia se alcune delle sotterranee cascarono. E questo tempo fu poco prima che Cristo scendesse al limbo, percioché l’anima di Cristo non vi scese come del corpo di Cristo usci, ma andò in paradiso, si come assai chiaro ne posson dimostrare le sue parole medesime dette su la croce al ladrone: «Amen, dico tibi, hodie mecum eris in paradiso», ecc. ecc. È vero che poi la domenica mattina seguente in su l’aurora, risuscitato da morte, egli andò al limbo, con insegna di vittoria coronato, percioché, risurgendo, aveva vinta la morte, e allora spogliò il limbo: si che egli fu tanto spazio di tempo dal tremuoto universale allo spogliar lo ’nferno, quanto fu tra l’ora nona del venerdí e la prima della domenica. E questo è quel «poco prima» che Virgilio dice qui. Poi séguita mostrando quello che Virgilio intende, e che io ho giá dichiarato, cioè: «Da tutte parti», e in questo ne dimostra l’universalitá del tremuoto, «l’alta», cioè profonda, «valle feda», puzzolente d’inferno, «Tremò si», cioè