Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/29

quell ’arche», cioè affocate, «Si fan sentir con gli sospir dolenti.»? _la qual cosa dice l’autore, percioché veder non si lasciano, e non si possono. [Le* xxxvii] «Ed egli a me: — Qui son gli eresiarche». «Eresiarche» si chiamano i prencipi dell’eretica pravitá, e dicesi questo nome ab «haeresis» et «arce», quod est «princeps», quasi «principe d’eresi». «Eresi», secondo che dice Papia, son quegli li quali di Dio o delle creature o di Cristo e della chiesa diversamente sentono; e cosi, avendo conceputa alcuna perfidia di nuovo errore, quella pertinacissimamente difendono. E di questi dopo la resurrezione di Cristo furon molti che diversamente opinarono, e perversamente credettero e insegnarono. E per quello che appaia in un libretto il quale sant’Agostino scrive Degli eresiarci, e delle qualitá de’ loro errori, mostra che infino a’ tempi suoi ne fossero novantaquattro, cioè prencipi d’eresie, li quali tutti diversamente l’uno dall’altro errarono, ed ebbero uditori e fautori della loro eresia: tra’quali egli annovera Simon mago, Macedonio, Manicheo, Arrio, Nestoriano, Celestino e altri assai, li quali l’autore qui dice esser puniti. E mostra ancora l’autor sentire esser con questi, che dopo la resurrezion di Cristo furono, certi filosofi gentili, comeché di quegli non nomini che Epicuro solo; e dice non solamente costoro quivi esser puniti, ma esservi «Co’ lor seguaci», ed esservi «d’ogni setta» d’eretici. E chiamale «sètte», il qual nome viene da «seco secas», il qual vuol dire «dividere»; percioché essi primieramente son divisi dalla cattolica fede, e poi son divisi infra sé, si come coloro li quali niuno crede quello che l’altro. E poi segue: «e molto Piú che non credi son le tombe carche», cioè piene; percioché stati ne sono di quegli che hanno avuto grandissimo séguito, e tra gli altri Arrio, il cui errore tenne molti imperadori e altri principi e popoli, in tanto che quasi non eran piú cristiani cattolici che fossero gli arriani: e durò lungo tempo questa perfidia. «Simile qui con simile è sepolto»: e cosi pare che i seguaci sieno in una medesima arca col prencipe loro. «E’ monimenti», cioè le sepolture. Le quali per molti nomi chiamate sono; e averne alcuna volta fatta menzione in