Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/268

lasciati, Virgilio il ne portò nella sesta bolgia, dove trovarono gl’ipocriti, vestiti di cappe rance.

Comincia il canto vigesimoquarto dello ’ Nferno. Nel quale l’autore mostra come trapassasse nella settima bolgia, nella quale trova i ladroni, tormentati variamente da serpi, tra’ quali primieramente truova Vanni Fucci, il quale alcuna cosa gli predice. Comincia il canto vigesimoquinto dello ’ Nferno. Nel quale l’autore nella sopradetta bolgia mostra come, veduto Caco, vide certi fiorentini trasformarsi maravigliosamente in diverse forme. Comincia il canto vigesimosesto dello ’Nferno. Nel quale mostra l’autore come pervenne all’ottava bolgia, nella qual dice esser puniti i frodolenti consiglieri in fiamme di fuoco; e quivi ode da Ulisse il fine suo.

Comincia il canto vigesimosettimo dello ’Nferno. Nel quale l’autore nella sopradetta bolgia discrive aver trovato il conte Guido da Monte Feltro, a cui racconta lo stato di Romagna, e ode le colpe sue.

Comincia il canto vigesimottavo dello ’Nferno. Nel quale l’autore dimostra nella nona bolgia con Tesser tutti tagliati punirsi i scismatici; e quivi, riconosciutine molti, parla con Beltram dal Bornio, e con certi altri.

Comincia il canto vigesimonono dello ’Nferno. Nel quale l’autore, disceso nella decima bolgia, mostra primieramente come in quella, essendo maculati di rogna e di scabbia, si puniscano gli alchimisti; e quivi parla con Capocchio d’Arezzo; poi, piú avanti, mostra con altre pene punirsi ogni falsario. Comincia il canto trigesimo dello ’Nferno. Nel quale l’autore, continuando nella predetta bolgia, ne nomina alquanti, e tra gli altri maestro Adamo, discrivendo la riotta stata tra ’l maestro Adamo e Sinon greco in sua presenza.

Comincia il canto trigesimoprimo dello ’Nferno. Nel quale l’autore dimostra sé esser pervenuto al pozzo dello abisso, e quello essere intorniato di giganti, e sé con Virgilio essere da Anteo disposti nel nono ed ultimo cerchio dello ’nferno. Comincia il canto trigesimosecondo dello ’Nferno. Nel quale l’autore, andando per la Caina, dove nel ghiaccio si puniscono coloro che tradiscono i fratelli e’ congiunti, parlando con Camiscion de’ Pazzi, n’ode piú nominare. E poi, procedendo nell’Antenora, dove in simil pena si puniscon coloro che tradiscon le lor cittá, truova Bocca degli Abati, il quale piú altri gli nomina dannati