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ignoranza facti sia quella d’alcuna cosa, la quale verisimilmente non debbia esser pervenuta alla notizia degli uomini: verbi gratin, il papa col collegio de’ suoi fratelli cardinali segretamente avranno per legge fermato che, sotto pena di scomunicazione, alcun cristiano per alcuna cagione non vada né mandi in alcuna terra d’alcuno infedele; e, stante questa legge ancor secreta, questo o quel mercatante v’ andranno o vi manderanno: direm noi che per questa ignoranza, che è ignoranza facti, questo cotal sia escomunicato? Certo no; ché ciò sarebbe manifestamente fuor d’ogni ragione, percioché gli uomini non sanno indovinare.] [Adunque è questa ignoranza escusabile; percioché noi non possiam sapere quello che il papa s’abbia fatto, né prima dobbiamo il suo secreto voler sapere, che esso medesimo nel voglia manifestare. Ma, poi che esso avrá diliberato che questa legge si palesi, e promulgatala, e per li suoi messaggieri mandatala per tutto, e fattala nunziare e predicare; senza dubbio non può alcun dire che il non saperlo il debbia rendere scusato: si come talvolta fanno alcuni che, sospicando non si dica cosa che essi non voglian sapere, si partono de’ luoghi dove ciò si pronunzia; ché fuggono, e poi credono essere scusati per dire e per giurare: — Io non fui mai in parte dove questa proibizion si facesse; — percioché a ciascun s’appartiene di stare attento d’investigare e di sapere i comandamenti de’suoi maggiori, e quegli con ogni reverenza ricevere e ubbidire. E perciò alla obbiezion fatta, cioè che a’ nominati dall’autore, conciosiacosaché per ignoranza iscusati non sieno, si convenga piú grieve pena che a quegli che per la piccola etá cercar non poterono d’avere la notizia di Dio, e di seguire i suoi comandamenti; mi pare che, come poco avanti è detto, si possa rispondere e mostrare in loro essere stata ignoranza facti, e per conseguente dover da essa e potersi con ragione scusare. E che ne’ nominati dall’autore e ne’ simili fosse ignoranza facti, si può in questa maniera comprendere.] [Fu il mondo, si come noi possiamo per lo testo della santa Scrittura cognoscere, molte centinaia d’anni prima lavato dal diluvio universale, che Dio alcuna legge desse ad alcuno uomo.