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compose il libro delle Teoremate in geometria, il quale ancora consiste: sopra le quali fu da Boezio ottimamente scritto. «E Tolomeo». Tolomeo, cognominato da alcuno peludense, secondo che opinione è di molti, fu egiziaco; ed alcuni estimano lui essere stato di que’ re d’Egitto, percioché molti ve n’ebbe con questo nome; e altri credono che esso non fosse re, ma nobile uomo del paese. E, percioché alcuno scrive lui essere stato nel torno di centoventotto anni dopo la incarnazione di nostro Signore, cioè a’ tempi d’Adriano imperadore, sono io di quegli che credo lui non essere stato re; percioché in que’ tempi non si legge Egitto avere avuti re, conciofossecosaché esso in forma di provincia romana si reggesse. Ma chi che egli si fosse, o re o altro, certissimo appare lui essere stato eccellentissimo astrolago. Nella quale arte, a dottrina e ammaestramento di coloro che venir doveano, esso piú libri compose, tra’ quali fu YAlmagesto, il Quadripartito, e ’l Centi loq aio, e molte tavole a dovere con le lor dimostrazioni poter trovare i veri luoghi de’ pianeti e i lor movimenti. Fu allevato in Alessandria, e quivi abitò, e in Rodi; e, poi che vivuto fu ottantotto anni, fimo la vita sua. «Ipocras». Ipocras, secondo che Rabano in libro XVIII Originum scrive, fu figliuolo d’Asclepio, e regnante Artaserse, re di Persia, nacque nell’isola di Coo; e per assiduo studio divenne gran filosofo e solennissimo medico. E dicono di lui alcuni che, essendo egli da un fisonomo veduto, dovè il fisonomo dire a lui dovere essere di natura lussurioso uomo, e, oltre a ciò, di grossissimo ingegno: la qual cosa egli confessò esser vera, ma che l’astinenza l’avea fatto casto, e l’assiduita dello studio l’avea fatto ingegnoso. E veramente fu egli ingegnoso, percioché esso fu colui il quale per forza d’ingegno ritrovò la medicina, la qual del tutto era perduta. È adunque da sapere che Apollo appo i greci fu il primiero uomo che trovò medicina, e costui, investigate le virtú dell’erbe, quelle sole nelle sue medicine adoperò; appresso il quale fu Esculapio suo figliuolo, il quale, ammaestrato dal padre, e poi per lo suo studio divenuto scienziatissimo, quella ampliò molto; ed essendo