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Ercule di Spagna, avendo vinto Gerione, e pervenendo nella contrada di Fauno, egli giacque con la figliuola, e di quelio congiugnimento nacque Latino. E cosí non di Fauno, ma d F^rcule sarebbe Latino stato figliuolo. Ma Servio Sopra Virgilio dice che, secondo Esiodo, in quello libro il quale egli compose chiamato Aspídopia, che Latino fu figliuolo d’Ulisse e di Circe, la quale alcuni chiamaron Marica: e però dice il detto Servio, Virgilio aver detto di lui, cioè di Latino, «Solis avi specimen», percioché Circe fu figliuola del Sole. Ma dice il detto Servio (percioehé la ragione de’ tempi non procede, percioehé Latino era giá vecchio, quando Ulisse ebbe la dimestichezza di Circe) essere da prendere quello che Iginio dice, cioè essere stati piú Latini. Oltre a questo, cosí come del padre di Latino sono opinioni varie, cosí similmente sono gli antichi scrittori discordanti della madre: percioehé Servio dice Marica essere dea del lito de’ minturnesi, allato al fiume chiamato Liri: laonde Orazio dice: ... et innantem Maricae littoribus tenuisse Lirim; e però, se noi vorrem dire Marica essere stata moglie di Fauno, non procederá; percioehé gl’iddíi locali, secondo l’erronea opinion degli antichi, non trapassano ad altre regioni. Alcuni dicono Marica esser Venere, percioehé ella ebbe un tempio allato alla Marica, nel quale era scritto «Pontina Venere»; ma di costei anche si può dire quello che di sopra dicemmo di Latino, potere essere state piú Mariche. Ma di cui che egli si fosse figliuolo, egli fu re de’ laurenti, ne’ tempi che Troia fu disfatta, ed ebbe per moglie Amata, sirocchia di Dauno, re d’Ardea e zia di 1 urno, si come per Virgilio appare. Ma Varrone, in quel libro il quale egli scrive De origine linguae lalinae, dice che Pallanzia, figliuola d’Evandro re, fu sua moglie. Costui, secondo che vogliono alcuni, ricevette Enea fuggito da Troia, ed avendo avuto un responso da quegli loro iddíi, che egli ad un forestiere, del quale dovea mirabile successimi nascere, désse Lavina sua figliuola per moglie; avendola giá promessa a Turno, la diede