Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. II, 1918 – BEIC 1759042.djvu/201

per soperchio bere, i vapor caldi surgenti dallo stomaco generano omóri nella testa, li quali poi per gli occhi distillandosi, quegli fa divenir rossi e lagrimosi.

Appresso dice lui aver la barba unta, a dimostrare che il molto mangiare non si possa fare senza difficultá nettamente, e cosí, non potendosi, è di necessitá ugnersi la barba o ’1 mento o’l petto; e per questa medesima cagione vuole che la barba di questo dimonio sia nera, percioché ’1 piú ogni unzione annerisce i peli, fuorché i canuti. Potrebbesi ancora qui piú sottilmente intendere e dire che, conciosiacosaché per la barba s’intenda la nostra virilitá, la quale, quantunque per la barba s’intenda, non perciò consiste in essa, ma nel vigore della nostra mente, il quale è tanto quanto l’uomo virtuosamente adopera, e allora rende gli operatori chiari e splendidi e degni di onore; dove qui, per la virilitá divenuta nera, vuole l’autore s’intenda nella colpa della gola quella essere depravata e divenuta malvagia. Dice, oltre a ciò, Cerbero avere il ventre largo, per dimostrare il molto divorar de’ gulosi, li quali, con la quantitá grande del cibo, per forza distendono e ampliano il ventre, che ciò riceve oltre alla natura sua; e, che è ancora molto piú biasimevole, tanto talvolta dentro vi cacciano, che, non sostenendolo la grandezza del tristo sacco, sono, come altra volta di sopra è detto, come i cani costretti a gittar fuori. E, in quanto dice questo demonio avere le mani unghiate, vuol che s’intenda il distinguere c il partire che fa il ghiotto delle vivande; e, oltre a questo, il pronto arrappare, quando alcuna cosa vede che piú che alcuna altra gli piaccia. Appresso, dove l’autor dice questo demonio non tener fermo alcun membro, vuol che s’intenda la infermitá paralitica, la quale ne’ gulosi si genera per li non bene digesti cibi nello stomaco; o, secondo che alcuni altri vogliono, ne’ bevitori per lo molto bere, e massimamente senz’acqua, ed essendo lo stomaco digiuno; e puote ancora significare gl’incomposti movimenti dell’ebbro. Oltre a ciò, lá dove l’autore scrive che questo demonio, come gli vide, aperse le bocche e mostrò loro le sanne, vuol