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54 l'elegia di madonna fiammetta


arte da solennissimi ingegni, e non da menti occupate dal suo furore? Quando il cielo, d’oscurissimi nuvoli pieno trascorso da varii e sonanti venti, per ogni parte questa veduta mi toglieva, alcuna volta, se altro affare non mi occorreva, ragunate le mie fanti con meco nella mia camera, e raccontava e facea raccontare storie diverse, le quali quanto piú erano di lungi dal vero, come il piú cosí fatte genti le dicono, cotanto parea che avessero maggior forza a cacciare i sospiri e a recare festa a me ascoltante, la quale alcuna volta, con tutta la malinconia, di quelle lietissimamente risi. E se questo forse per cagione legittima non potea essere, in libri diversi ricercando l’altrui miserie, e quelle alle mie conformando, quasi accompagnata sentendomi, con meno noia il tempo passava. Né so qual piú grazioso mi fosse, o vedere i tempi trascorrere, o trovarli, in altro essendo stata occupata, essere trascorsi.

Ma poi che le operazioni predette e altre me aveano per lungo spazio tenuta occupata, quasi a forza, assai bene conoscendo che invano, ancora me n’andava a dormire, anzi piuttosto a giacere per dormire. E nel mio letto dimorando sola, e da niuno romore impedita, quasi tutti i preteriti pensieri del dí mi venivano nella mente, e mal mio grado con molti piú argomenti e pro e contra mi si faceano ripetere, e molte volte volli entrare in altri, e rade furono quelle che io il potessi ottenere; ma pure alcuna volta, loro a forza lasciati, giacendo in quella parte ove il mio Panfilo era giaciuto, quasi sentendo di lui alcuno odore, mi pareva essere contenta, e lui tra me medesima chiamava e, quasi mi dovese udire, il pregava che tosto tornasse.

Poi lui immaginava tornato, e meco fingendolo, molte cose gli dicea, e di molte il dimandava, e io stessa in suo luogo mi rispondea; e alcuna volta m’avvenne che io in cotali pensieri m’addormentai. E certo il sonno m’era alcuna volta piú grazioso che la vigilia, perciò che quello che io con meco falsamente vegghiando fingeva, esso, se durato fosse, non altramente che vero mel concedeva. Egli mi pareva alcuna