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capitolo iii 47


Poi che la doglia gravissima per la nuova partenza incominciò per interposizione di tempo alquanto ad allenare, a me incominciarono a venire piú fermi pensieri; e venuti, se medesimi con ragioni verisimili difendevano. Egli, non dopo molti dí dimorando io nella mia camera sola, m’avvenne ch’io con meco a dir cominciai: «Ecco, ora l’amante è partito, e vassene; e tu, misera, non che dire addio, ma rendergli i baci dati al morto viso o vederlo nel suo partire non potesti; la quale cosa egli forse tenendo a mente, se alcuno caso noioso gli avviene, della tua taciturnitá malo agurio prendendo, forse di te si biasimerá». Questo pensiero mi fu nel principio nell’animo molto grave, ma nuovo consiglio da me il rimosse, perciò che meco pensando dissi: «Di qui non dée biasimo alcuno cadere, perciò che egli, savio, piuttosto il mio avvenimento prenderá in agurio felice, dicendo: «Ella non disse addio, sí come si suol dire a quelli, i quali o per lungamente dimorare o per non tornare si sogliono partire d’altrui; ma tacendo, me seco quasi riputando d’avere, brevissimo spazio disegnò alla mia dimora». E cosí, me con meco racconsolata, lascio questo andare, intrando in altri.

Alcun’altra volta con piú gravezza mi venne pensato lui avere il piè percosso nel limitare dell’uscio della nostra camera, sí come la fedele serva m’avea ridetto; e ricordandomi che a niuno altro segnale Laudomia prese tanta fermezza, quanta a cosí fatto del non redituro Protesilao, giá molte volte ne piansi, quello medesimo di ciò sperando che n è avvenuto. Ma, non capendomi allora nell’animo che avvenire mi dovesse, quasi vani cotali pensieri immaginai da dover lasciare andar via. I quali però non si partiano a mia posta, ma talvolta altri sopravvegnendone, questi m’uscivano di mente, pensando a’ giá venuti, i quali tanti e tali erano che di quelli il numero, non che altro, graverebbe a ricordarsi.

Egli non mi venne una volta sola nell’animo l’avere giá letto ne’ versi di Ovidio che le fatiche traevano a’ giovani amore delle menti, anzi mi veniva tante quante volte io mi