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capitolo i 29


partito, avvegna che a me ora in brieve piú che alcuno vento fuggitosi mi si mostri. Ma mentre che questi cosí lieti tempi passavano, sí come Amore veramente può dire, il quale solo testimonio ne posso dare, alcuna volta non fu senza tema a me licito il suo venire, che egli per occulto modo non fosse meco. Oh, quanto gli era la mia camera cara, e come lieta essa lui vedeva volontieri! Io il conobbi ad essa piú reverente, che ad alcuno tempio. Oimè! quanti piacevoli baci, quanti amorosi abbracciari, quante notti ragionando graziose piú che il chiaro giorno senza sonno passate, quanti altri diletti cari ad ogni amante in quella avemmo ne’ lieti tempi! O santissima vergogna, durissimo freno alle vaghe menti, perché non ti parti tu pregandotene io? Perché ritieni tu la mia penna atta a dimostrare gli avuti beni, acciò che, mostrati interamente, le seguite infelicitá avessero forza maggiore di porre per me pietá negli amorosi petti? Oimè! che tu mi offendi, credendomi forse giovare; io disiderava di dire piú cose, ma tu non mi lasci.

Quelle adunque alle quali tanto di privilegio ha la natura prestato, che per le dette possano quelle che si tacciono comprendere, all’altre non cosí savie il manifestino. Né alcuna me, quasi non conoscente di tanto, stolta dica, ché assai bene conosco che piú sarebbe il tacere stato onesto, che ciò manifestare che è scritto: ma chi può resistere ad Amore, quando egli con tutte le sue forze operando, s’oppone? Io a questo punto piú volte lasciai la penna e piú volte, da lui infestata, la ripresi; e ultimamente a colui al quale io ne’ principii non seppi, libera ancora, resistere, convenne che io serva obbedissi. Egli mi mostrò altrettanto li diletti nascosi valere, quanto li tesori sotto la terra occultati. Ma perché mi diletto io tanto intorno a queste parole? Io dico che io allora piú volte ringraziai la santa dea promettittrice e datrice di que’ diletti. Oh, quante volte io li suoi altari visitai con incensi, coronata delle sue fronde, e quante volte biasimai li consigli della vecchia balia! E oltre a questo, lieta sopra tutte l’altre compagne, scherniva li loro amori, quello ne’ miei parlari