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24 l'elegia di madonna fiammetta


infinite compagne ti può mostrare; e ricòrdati che niuna cosa fatta da tanti, meritamente si può dire sconcia. Séguita adunque noi, e la molto riguardata bellezza con la deitá nostra vera ringrazia, la quale del numero delle semplici, a conoscere il diletto de’ nostri doni, t’abbiamo tirata».—

Deh, donne pietose, se Amore felicemente adempia i vostri disii, che doveva io, e che potea rispondere a tante e tali parole, e di tale dea, se non: «Sia come ti piace?». Adunque dico che ella giá tacea, quando io, le sue parole avendo nello ’ntelletto raccolte, fra me piene d’infinite scuse sentendole, e lei giá conoscendo, a ciò fare mi disposi. E subitamente del letto levatami, e poste con umile cuore le ginocchia in terra, cosí temorosa incominciai:

— O singulare bellezza eterna, o deitá celeste, o unica donna della mia mente, la cui potenza sente piú fiera chi piú si difende, perdona alla semplice resistenza fatta da me contro all’armi del tuo figliuolo, non conosciuto, e di me sia come ti piace, e come prometti, e a luogo e tempo merita la mia fede, acciò che io, di te tra l’altre lodandomi, cresca il numero de’ tuoi sudditi senza fine. —

Queste parole aveva io appena dette, quando ella del luogo dove stava mossasi, verso me venne, e con ferventissimo disio nel sembiante, abbracciandomi, mi baciò la fronte. Poi, quale il falso Ascanio, nella bocca a Didone alitando, accese l’occulte fiamme, cotale a me in bocca spirando fece li primi disii piú focosi, com’io sentii. E aperto alquanto il drappo purpureo, nelle sue braccia tra le dilicate mammelle, l’effigie dell’amato giovane, ravvolta nel sottile pallio, con sollecitudini alle mie non dissimili, mi fece vedere, e cosí disse:

— O giovane donna, riguarda costui: non Lissa, non Geta, non Birria, né loro pari t’abbiamo per amante donato: egli è per ogni cosa degno d’essere da qualunque dea amato; te piú che se medesimo, sí come noi abbiamo voluto, ama, e amerá sempre; e però lieta e sicura nel suo amore t’abbandona. Li tuoi prieghi hanno con pietá tocchi li nostri orecchi sí come degni, e però spera che secondo l’opera senza fallo merito prenderai. —