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210 l'elegia di madonna fiammetta


[Dido]. Come fu detto dinanzi, fu di Sidonia, ed essendo stato morto il suo marito Sicheo da Pignaleone suo fratello, perciò che volea il suo tesoro, essa se ne fuggí portandosene il detto tesoro e arrivò nelle parti d’Africa ove edificò la cittá di Cartagine; alla quale arrivando Enea dopo la distruzione di Troia, essa s’innamorò di lui, e partendosi lui pervenire in Italia ad edificare Roma, essa Dido per disperazione si uccise; benché la veritá della storia fu altramente, come pone Iustino.

[Ero]. Come fu detto dinanzi fu dell’isola di Sesto e di lei s’innamorò Leandro di Abido alla quale volendo andare, andava per mare notando alla detta isola. Di che una notte s’affogò in mare e per fortuna fu apportato al lito del mare ove la detta Ero il solea aspettare; la quale trovandolo morto sopra di lui fece gran pianto. Onde della temeritá del grande amore di Leandro parla Virgilio in libro terzio Georgicon.

[Fedra]. Come è stato detto, fu figliuola di Minos e moglie di Teseo duca d’Atene; innamorossi d’Ipolito suo figliastro, ma esso non volle consentire a sua vituperosa volontá, onde ella l’accusò a Teseo suo padre. Per la qual cosa fuggendo fu isquartato dalli suoi cavalli che tiravano il carro suo, come chiaro fu detto dinanzi.

[Laudomia ]. Come fu detto dinanzi, fu moglie di Protesilao a cui essa volle molto bene come dimostra Ovidio nelle pistole; e fu il primo uomo che fosse morto all’oste di Troia, onde essa n’ebbe grandissima doglia.

[Deifile e Argia]. Come pone Stazio nel Tebaidos furono sorelle e figliuole di re Adrasto d’Argo cittá in Grecia; alla quale arrivarono insieme una notte con grande fortuna di rio tempo Pollinico figliuolo di re Edippo partitosi dal suo fratello Etiocle a cui toccava il reggimento di Tebe per uno anno, e Tideo fuggitosi dal padre però ch’avea morto uno suo fratello isventuratamente. E faccendo insieme questi due gran-