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14 l'elegia di madonna fiammetta


all’usato incominciatemi a dilettare. Dico adunque che, avendo ogni altra cosa posposta, solo il pensare all’amato giovane m’era caro, e parendomi che, in questo perseverando, forse quello che io intendeva celare si potrebbe presumere, me piú volte di ciò ripresi; ma che giovava? Le mie riprensioni davano luogo larghissimo alli miei disii, e inutili si fuggivano come venti. Io disiderai piú giorni sommamente di sapere chi fosse l’amato giovane, a che nuovi pensieri mi dierono aperta via, e cautamente il seppi, di che non poco contenta rimasi. Similmente gli ornamenti, de’ quali io prima, sí come poco bisognosa di quelli, niente curava, mi cominciarono ad essere cari, pensando piú ornata piacere; e quindi li vestimenti, l’oro, e le perle, e l’altre preziose cose, piú che prima pregiai. Io infino a quella ora alli templi, alle feste, alli marini liti e alli giardini andata senza altra vaghezza che solamente con le giovani ritrovarmi, cominciai con nuovo disio li detti luoghi a cercare, pensando che e vedere e veduta potrei essere con diletto. Ma veramente mi fuggí la fidanza, la quale io nella mia bellezza soleva avere, e mai fuori di sé la mia camera non m’avea, senza prima pigliare del mio specchio il fidato consiglio, e le mie mani, non so da che maestra nuovamente ammaestrate, ciascuno giorno piú leggiadra ornatura trovando, aggiunta l’artificiale alla naturale bellezza, tra l’altre splendidissima mi rendeano.

Gli onori similmente a me fatti per propria cortesia dalle donne, ancora che forse alla mia nobiltá s’affacessero, quasi debiti cominciai a volerli, pensando che, al mio amante parendo magnifica, piú giustamente mi gradirebbe; l’avarizia, nelle femine innata, da me fuggendosi, cotale mi lasciò, che cosí le mie cose come non mie m’erano care, e liberale diventai; l’audacia crebbe, e alquanto mancò la feminile tiepidezza, me follemente alcuna cosa piú cara reputando che prima; e oltre a tutto questo, gli occhi miei, infino a quel dí stati semplici nel guardare, mutarono modo, e mirabilmente artificiosi divennero al loro oficio. Oltre a queste, ancora molte altre mutazioni in me apparirono, le quali tutte non curo di rac-