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190 l'elegia di madonna fiammetta


[Scevola somigliava]. Questo fu Romano compagno di Scipione Africano Maggiore e di Lelio vero amico del detto Scipione. Esso Scevola fu omo savissimo e governatore di grandi uficii di Roma, e fu chiamato Quinto Muzio secondo che pone Tullio in libro De amicitia, quando disse: «Quintus Mutius aghur Scevola» etc.

[il Censorino Catone o l’Uticense]. Due furono li Catoni, cioè Cato Censorino e l’altro Cato Uticense. Questo Uticense fu il piú diritto omo che mai fosse al tempo suo e per salvare la repubblica di Roma seguitò Pompeo, e dopo la morte di Pompeo rimase capitaneo dello esercito. Da poi sconfitto in Africa insieme con re Iuba, dimorando esso in Utica cittá, leggendo De immortalitate animi, uccise se medesimo. Il detto Cato Censorino fu valentissimo omo etc.

[Scipione Africano]: fu Romano e fu sopra tutti il piú valente omo che mai avesse Roma e le sue virtú sono innumerabili delle [quali] non si possono saziare li scrittori.

[ Cincinnato]: fu pur Romano valentissimo omo e robustissimo.

[Arcadio Partenopeo ]. Partenopeo fu figliuolo di Atalanta regina d’Arcadia e fu re essendo giovinetto. Fu bellissimo del corpo tanto che passò di bellezza nella sua etá ogni altro, e cosí similemente fu di grande animo, in tanto che quando Adrasto di Grecia andò ad oste alla cittá di Tebe per acquistarla a Etiocle figliuolo di Edippo del quale fu detto dinanzi, essendo il detto Partenopeo giovinetto di quattordici anni, fu uno delli sette re che andaro ad oste alla cittá di Tebe e lí fu morto.

[Ascanio]. Questo fu figliuolo di Enea e fu piacevolissimo e bellissimo.