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136 l'elegia di madonna fiammetta


Oimè! che le mie voci mi minacciavano li disiderati mali, e comandavanlo alle volonterose mani ad eseguire; ma le preste fanti m’impedirono, tenendole contro a mia voglia.

Poi la trista balia e importuna con dolenti voci incominciò cotali parole:

— O cara figliuola, io ti priego per questo misero seno onde tu li primi alimenti traesti, che con umiliata mente alquante mie poche parole m’ascolti. Io non cercherò in quelle di tôrti che tu non ti dolghi, o che forse la degna ira che a questo furore t’accende, tu la cacci da te, o per dimoranza la rompi, o con rimesso petto e piacevole la sostenghi; ma quello solo che vita ti sará e onore, riducerò alla smarrita memoria. Egli si conviene a te, famosa giovane di tanta virtú quanta tu se’, il non stare suggetta al dolore, né come vinta dare le spalle a’ mali. Egli non è virtú il chiedere la morte, come se la vita si temesse come tu fai, ma a’ sopravvegnenti mali contrastare, né a quelli davanti fuggire, è virtú somma. Chi li suoi fati abbatteo, e li beni della sua vita da sé gittò e divise, sí come tu hai fatto, non so perché uopo gli sia di cercare morte, né so perché la domandi: l’una e l’altra è volontá di timido. Dunque se tu te in somma miseria porre disideri, non cercare la morte per quella, però che essa è ultima cacciatrice di quella; fuga questo furore della tua mente, per lo quale ad un’ora d’avere e di perdere mi pare che cerchi l’amante. Credi tu, nulla divenendo, acquistarlo? —

Io non risposi alcuna cosa; ma intanto il romore si sparse per la spaziosa casa e per la contrada circunvicina, e non altramente che all’urlare d’un lupo si sogliono tutti i circustanti in uno convenire, corsero quivi li servidori d’ogni parte, e tutti dolenti dimandavano che ciò fosse. Ma giá era stato vietato da me a chi ’l sapeva di dirlo, per che con menzogna ricoprendo l’orribile accidente, sodisfatti erano. Corsevi il caro marito, e corsonvi le sorelle, e li cari parenti e gli amici, ed egualmente tutti da uno inganno occupati, lá dove io era iniqua, pietosa fui reputata; e ciascuno dopo molte lagrime la mia vita riprese cosí dolente, ingegnandosi appresso di