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dimensioni e le disposizioni dei suoi tralci. Dall’esame delle quali ritengo che senz’altro aiuto potrete apprendere quanto vi basta per mettere in pratica questo sistema.

192. — Prima di porre la vite a frutto, elevate fino ad O il suo ceppo, dandogli la lunghezza di un metro. Dal detto punto O prenderanno origine i capi delle viti, e subito che queste avranno forza che basti, lasciate ai tralci fruttiferi una conveniente lunghezza per piegarli ad arco e raccomandarli al piede della vite medesima. I capi a legno legateli fra loro perchè stieno in piedi e diritti.

193. — Da principio, finchè la vite è giovane ed esile, conviene darle un sol capo a frutto ed a legno, ma quando comincierà ad essere robusta e consistente, se ne lasceranno tre degli uni e tre degli altri, ed in allora non avrete più bisogno del palo di sostegno. Del resto, il governo della vite è simile all’altro già descrittovi, e la potatura secca e verde deve esservi similmente applicata.

194. — Nel porre in assetto queste viti, abbiate cura che le loro file sieno diritte. È questo un vero pregio dei vigneti moderni, d’essere regolati in modo che tutte le uve siano scoperte ed esposte al sole, mentre co’ nostri metodi lasciamo che i pampini crescano a dismisura, s’incrocino, si sormontino per ogni verso, donde l’aduggiamento ed il guasto dell’uva.