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g) Foglie di erbacce raccolte nei boschi.
h) Residui dei cuoi.
i) Polvere di ossa.
l) Marna o terra vergine.
A tutto ciò, o a quanto potrete possibilmente accumulare, unirete una quantità più o meno forte di stallatico, secondo che sarà più o meno magro il fondo cui è destinato, e secondochè le viti avranno più o meno bisogno di riprendere vigore.

Rimescolate più volte insieme questi diversi elementi, finchè ne risulti una massa tutta uniforme ed omogenea.

163. — Questo concime si prepara in estate per adoperarlo nel tardo autunno, o in principio di primavera.

164. — Si escava con l’aratro un fossetto nei filari e vi si pone il concime complesso; si ricopre con la terra smossa, e quindi si torna ad appianare il terreno per bene.

165. — La cenere pura, il preziosissimo dei concimi per le viti, serbatela sempre per quando la vite è posta a frutto; data nei primi anni sarebbe sprecata.


CAPITOLO III.

Modo di supplire alla mancanza di sperone.


166. — Talora avviene che per iscarsa o fallita vegetazione, o per qualche straordinario accidente, la vite manchi di quelli fra i capi che, tagliato

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