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PARTE III.

Lavori annuali perpetui

da farsi alla vigna


CAPITOLO PRIMO.

Lavori al terreno.


123. — Ogni anno bisogna lavorare il terreno della vigna non meno di quattro volte; e cioè in aprile, dopo la potatura, con un lavoro a vanga nelle colline, piuttosto rigide, più prossime agli Appennini, e con una zappatura ove è più dolce l'aria, facendo invece ivi la vangatura in novembre. Si ritorna a zappare in giugno, e poi in agosto, perchè col sole di agosto possa essere facilitata l’ascensione del succhio, come c’insegna il proverbio:

Se aver tu vuoi da me molto e buon mosto,
Io tel darò ma zappami in agosto.

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