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Quindi anche la gemma ha la virtù di riprodurre la vite posta in certe determinate condizioni sottoterra.
Però, mentre la gemma contiene tutte le parti che valgono a riprodurre l’individuo al pari del seme, in essa sono anche più pronunciate e sviluppate; quindi mentre col seme la nuova pianta riescirebbe selvatica, colla gemma non differisce dalla pianta madre, conservandone l'istesso tipo.
7. — Tutto quell’insieme di nodi, internodi, di foglie e di viticchi che vedemmo nascere da una gemma, prodotta nell’anno scorso, costituisce un pampino.
8. — Il virgulto o tralcio, ove era la gemma che ha prodotto il pampino, diviene legno infecondo, dal quale non può in seguito aversi mai più un pampino produttivo e fruttifero, ma se per abbondanza di umore, dal legno sbucceranno dei getti, non saranno che bastardi, sterili e parassiti, e come tali dovranno essere recisi, o anche meglio distrutti sul nascere.
9. — Al solo pampino, adunque, è dato produrre il frutto, e la gemma per la fecondazione della vite. È così che per ordine mirabile, eguale e continuo, dalla gemma scaturisce il pampino destinato a dare frutto e la gemma novella per la riproduzione di altri nuovi pampini, i quali saranno sempre destinati a divenir legno infecondo nell’anno seguente.
10. - Da quanto si è detto fin qui si deduce, che la coltivazione della vite si restringe nell'al-