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2. — Vedrete ancora nell’ascella della foglia venir fuori una piccolissima punta di color verde in sul principio, che poi si tinge in rosso sempre più carico e cupo. Essa è una gemma od occhio.
3. — Inoltre vedrete far corona alla gemma, principale due o tre altre gemme secondarie, cui incombe il delicato ed importante ufficio di alimentare la loro regina, e di sostituirla ancora ove avesse a perire.
4. — La gemma sta inerte tutto l’inverno, ma appena cominciano a spirare le tiepide aure di primavera un alito di vita la invade e la risveglia, succedendo in essa lo stesso processo di vegetazione che l’anno scorso si svolse sul granello seminato sotterra.
5. — Come il granello, quindi, così la gemma si gonfia, ed a misura che si dilata da quel misterioso nucleo rivedrete di nuovo uscir fuori le costole ed il lobo; poi rivedrete l’embrione dei fiori che rappresentano i futuri grappoli, e finalmente rivedrete ancora svilupparsi un nuovo ramoscello, che egualmente di tratto in tratto si gonfia e forma quelle protuberanze che di sopra osservammo. Anche questo germoglio ha per ogni nodo, da un lato una foglia, e dall’altro il viticchio, o grappolo d’uva abortito, poiché fino al terzo anno di età è difficile averlo legato e completo.
6. — Insomma, in egual modo si propaga e nasce un germoglio, o dal seme sotterra, o dalla gemma all’aria aperta.