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è sperabile che il Municipio collochi nel 2 piano dello splendido palazzo di città la ricca biblioteca pregevole per opere ed edizioni molto rare, e vi esponga in bella mostra quanto evvi in paese di artistico in quadri ed altro, di proprietà del Comune, enti morali e privati, e finalmente vi stabilisca i preziosi Gabinetti Geologici e Botanici del Catria, raccolti e con rara liberalità testati a favore del Comune dal sullodato e compianto scienziato Prof. Piccinini, e sui quali il chiarissimo Zittel insigne geologo di Germania Professore nella Università di Monaco in una lettera del 14 Giugno 1884 mi diceva: « Sa collection qui fait un point d’attraction aux naturalistes qui visitent votre belle contrée restera à Pergola comme monument - aere perennius - du défunt. »
Per ultimo trovo del più alto interesse far valere un argomento innanzi al quale dovrebbero tacere anche quelle piccole rivalità, che sogliono far nascere tali concessioni, od a parità di condizioni almeno dare la precedenza a chi può presentare titoli di tale natura che costituiscono un diritto a speciali considerazioni. In brevi parole espongo di che si tratta.
Mentre nell'Agosto del 1860 l’Eroe Garibaldi al grido d’Italia e Vittorio Emmanuale di vittoria, in vittoria si appressava a Napoli, il gran Re, assecondato dai consigli del suo ministro Conte di Cavour, studiava modo di raggiungerlo coll’esercito regolare. A tal fine fu convenuto rompere il confine del Taullo, novello Rubicone, ma era necessario che avvenisse in precedenza un moto rivoluzionario nell’interno delle Marche per dare giusto titolo all’intervento del Corpo d’armata, comandato dal prode Generale Cialdini. Un fatto simile dovea accader e nell'Umbria. Il Comitato centrale di Bologna, presieduto dall’Illustre Patriota Principe Simonetti, dava gli ordini opportuni per promuovere nelle Marche l’insurrezione al Comitato di Rimini, che io aveva l’onore presiedere.
Armi, denari, e quanto era indispensabile per un movimento fu spedito clandestinamente in vari punti, ma giunta l’ora, la mattina dell’8 settembre, solo la Valle del Cesano e in parte quella del Misa o del Nevola, rispose all’appello.
Fu allora che molti volontari si unirono ai numerosi insorti di Pergola, ove venne abbattuto il Governo, e catturata la guarnigione.