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della resistenza che alla conquista oppone vasi. Nella missione divina di Mosè vediamo la provvidenza medesima far della guerra uno strumento di religioso propagamento, e la denominazione di « Dio degli eserciti » data all’Eterno si è trasmessa da quella rimota epoca fino a’ di nostri.

La quarta ed ultima quistione cui ne rimane a rispondere, vale a dire se la scienza militare influisca sullo sviluppo dell’intelligenza e della volontá, potrá a molti sembrar risoluta mercé delle antecedenti, e però inutile il riparlarne. Pure abbiam voluto separatamente toccarla a fine di combattere una opinione comunemente invalsa, cioè che il mestier delle armi abbrutisca l’uomo e renda inerte la sua intelligenza e sregolata e feroce la sua natura. A prima vista, non lo neghiamo, sembra fondata una tale opinione; ma esaminandola un po’ piú addentro, scorgiamo esser ella non giusta. Perocché il mestiere dell’armi interamente dipende dalla societá nella quale si esercita, e ogni volta che in questa è ignoranza e barbarie, ignoranza e barbarie è ancor nella soldatesca, sebbene il piú delle volte si scorga piú intelligenza, piú civiltá ed anche piú umanitá in un esercito appartenente a nazione involta nella barbarie ma militante in paese straniero, che nel restante della nazione rimasta in patria. Della qual cosa potremmo recare esempi moltissimi; il che non facciamo perché portiamo opinione non essere alcuno dei nostri lettori che per se medesimo non li vegga.

Ma proseguiamo. Non può negarsi che ninna cosa piú facilmente promove e sviluppa l’intelligenza quanto il numero e la forza delle impressioni che la mente riceve. Niente meglio rafferma la volontá quanto gli ostacoli i quali si attraversano al conseguimento dei desidèri o alla esecuzione dei doveri. Ora è certissimo che la guerra fatta in un campo un po’ vasto cosi nello spazio come nel tempo, possiede le condizioni tutte che abbiamo notate, promovendo lo sviluppo ed insieme l’esercizio dell’intelligenza e raffermando la volontá.

In effetto la storia degli uomini grandi (ne fa Plutarco ampia fede) piú che d’ogni altro è abbondevole d’uomini di guerra, e negli Stati dove le istituzioni e le tradizioni rendevano il