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Col fucile a baionetta il medesimo uomo e la medesima arma dovea fornire alle due spezie di pugne. Ma gli ordini appropriati alle due pugne eran necessariamente diversi; erano anzi opposti tra loro. Quindi nacque la necessita d’innestare, per cosi dire, gli ordini come si erano innestate le armi.

Da ciò discende che i perfezionamenti non potevano aggirarsi se non intorno ai metodi mercé i quali questo innestamento avesse potuto utilmente ottenersi. Nella scelta del miglior metodo dovea ulteriormente trovarsi il progresso della scienza, sino a che un nuovo agente di distruzione piú attivo della polvere di cannone non fosse venuto a variare non giá la forma o l’effetto o il piú facile e pronto uso del fucile attuale di guerra, ma la sua natura ed essenza. A me sembra che in tal materia io debba piú estesamente far manifesto il mio pensiero.

La polvere di guerra da per se sola non avrebbe recato negli ordini un cambiamento totale. Intendo con ciò dire che sostituendosi alle antiche armi da getto, avrebbe infallibilmente cambiato gli ordini appropriati ai combattimenti da lungi, ma non gli avrebbe cambiati in quelli di arma bianca. Intendo ancora di dire che un’arma la quale non avesse se non i fuochi per combattere non potrebbe sola bastar ad ogni spezie di pugna, e che per conseguenza ove fosse stato di mestieri di alternare i combattimenti da lungi e quelli da presso, sarebbe stato necessario di cambiare armi o di cambiar guerrieri e sempremai di cambiare ordini; doppia condizione alla quale dovendosi obbedire nei momenti piú vivi della pugna, avrebbe renduta la soluzione del problema impossibile.

Ben fu tentato in effetti di risolverlo commescendo le armi e gli ordini, le picche col moschetto, l’ordine disteso col profondo. Vano tentativo! La parte non necessaria nell’attuale combattimento vi rimaneva non pure negativa ed inerte ma danneggiata ed oppressa; nei fuochi perivano inoperosamente le picche, ed i moschetti quando si veniva alle mani con Tarma bianca; l’artiglieria smodatamente agiva sulle masse profonde. Ora l’utile consiste nel fare che sul campo nulla rimanga d’inoperoso e meno ancor di dannoso: l’utile sta nell’ evitare i