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 "DISCORSO SETTIMO I41

degli assediati, fu degna di nota; ma bisogna pur dire che l’esercito prussiano mancava compiutamente di un buon corpo del genio, mentre il sistema era tutto nella guerra di campagna e di movimenti. La difesa di Danzica nel 1733 contro il Munick e quella delle piazze di Turchia non possono nulla provare quanto ai progressi della difensiva, mentre era vi ostinazione per parte dei difensori e quel che piú vale, oltre la guernigione combattevano gli abitanti, e gli assediatori eran ben lungi dall’essere al livello dei progressi fatti dalla fortificazione, perocché il loro stato sociale non era innoltrato al punto di coltivar con vantaggio le scienze tutte che le sono come di base. Nella guerra dell’indipendenza americana non si scorge difesa alcuna ordinata con metodo, e l’ostinazione ben piú che l’arte operò in quella guerra. Da questo breve sunto possiamo conchiudere che nel periodo del quale trattiamo, la difesa guadagnò sull’attacco che Vauban si era studiato di rendere superiore.

La fortificazione di campagna ebbe altra sorte. I suoi progressi furono visibili e diedero positivi risultamenti. Il sistema tanto preconizzato dal maresciallo di Sassonia dei ridotti distaccati fece si che le linee continue cadessero in disuso, siccome quelle da cui veniva paralizzata l’azione delle truppe e tolta ogni facilitá pei ritorni offensivi, nei quali si riponeva l’ultimo risultamento di una buona e felice difesa; il che chiaramente mostrava che la guerra di movimenti era per riprendere la sua superioritá su quella di posizioni che avea dominato dalla morte di Turenna fino all’apparimento del gran Federico. Noi abbiam citato Bunsolvitz tra il 1760 e il 1761. In esso si riassumono tutti i progressi fatti dalla fortificazione di campagna, e bisogna rilegger sovente la descrizione che il re di Prussia ne fa nella Storia della guerra dei sette anni da lui dettata, perché prescindendo da tutti i preziosi particolari di arte dei quali abbonda, si scorge come il vero genio fosse pieghevole, perocché essendo il migliore fra i tattici, abilissimo nelr ordinare e condurre battaglie, giusto apprezzator dei vantaggi de’ mezzi di fortificazione, a fine di non opporsi a forze superiori con truppe nuove e non agguerrite, si mostrò grande

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