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DISCORSO SESTO lOI

La Danimarca faceva un atto mercé del quale spontaneamente poneva nelle mani del re ogni autoritá.

La Polonia dopo che la monarchia elettiva le avea dato de’ principi poco abili a riparare i difetti del sistema che la reggeva e delle circostanze che la dominavano, trovava un grand’uomo che faceva sfavillare l’ultima fiamma brillante della politica esistenza di essa.

L’impero ottomano nel progredire della rimanente Europa decadeva o al piú restava stazionario. Sostenuto solo dagl’imbarazzi dell’Austria, dall’imperfezione del reggimento polacco, dallo stato di barbarie della Russia e dalle rivalitá delle altre nazioni europee, era facile il presagire che al mancare di ciascheduno di questi suoi appoggi fortuiti ed estrinseci il suo decadimento avanzavasi. Infatti le sue forze di mare vennero respinte in difensiva alla battaglia di Lepanto e quelle di terra vinte da Sobieski a Vienna.

La Russia, regnante la famiglia Romanow, faceva passi oscuri si ma reali nella civiltá, attendendo che Pietro primo li mettesse a luce e ne affrettasse il movimento con proporzioni ignote fino a lui.

L’Italia era militarmente occupata, in modo che l’istoria di questo secolo riguarda piú il suolo italiano che gl’italiani stessi. La vita civile esisteva, ma la vita politica era sparita, e molti gli uomini, pochi erano i cittadini che stavan concentrati in Genova, in Venezia. A questa dava ancora qualche celebritá la lotta colla Porta ottomana, ed i nomi di un Mocenigo, di un Morosini protestavano a favore della gloria italiana: quella, benché non fosse spenta in essa ogni energia, stavasi ignota ed oscura, ma indipendente in grazia della generosa magnanimitá di un suo gran cittadino.

Il carattere generale che predomina nell’epoca di cui abbiamo tracciato l’insieme, è quello della societá moderna, vale a dire distinto da quello dell’antica e della societá del medio evo. In quest’epoca fruttando i germi che additammo ne’ due precedenti periodi, ne addivenne principal carattere la dominazione dell’elemento monarchico sugli altri elementi che rappresentano le forze sociali e la sommessione di questi a quello.