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n’ora dopo entrò mia cugina. — Buon giorno Conny, come stai? Sei stanca? Dio mio! che freddo!» e tirò una poltrona vicino alla bocca del calorifero, e vi si rannicchiò mettendosi il manicotto sul viso.
— «Sono venuta a piedi, lo sai? Che gelo!» e picchiava i piedini sul pavimento. «Pensa! il mio cocchiere stanotte s’è pigliato un raffreddore! Dica quel che vuole mio marito, ma un cocchiere che ha il petto delicato più di una signora io non me lo tengo!»
— «Gli hai detto di venire a prenderci alle tre e invece noi siam rimaste fino alle sei. Ne avrà certo pigliato del freddo!» dissi io.
— «Ma a quest’ora dovrebbe essere abituato. Non si va a fare il cocchiere quando non si può sopportarlo. Ma vuoi ridere, Conny?... Figurati che Filippo