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a sera di Santo Stefano, l’Elisa doveva passare colla carrozza a prendermi per andare alla Scala. Perchè ero così inquieta? e mi occupavo tanto di quella benedetta camelia bianca che mi faceva un corno sulla testa? Non ero io la Conny? la famosa Conny che ha suscitato, — me lo ha detto la zia — una discussione in casa T*** per decidere se sia coquette o ingenua: se nel suo modo di vestire semplice e severo ci sia dello studio e una posa di classicismo, o invece mancanza di vanità?
Davvero che se dovessi rispondere io, sarei un pochino imbarazzata. Vanità! Che cos’è? Mi par che in questo caso s’intenda un puerile orgoglio; il desiderio di piacere, non per il cuore e per l’intelligenza, ma per la bellezza. Che brutta cosa! che sentimento piccino, Dio mio! No, no, io non sono vanitosa.