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smania di scandalo, sapore più sapido, per alcuni, della schietta ignoranza?

Certo, mai come oggi si disse e si affermò che la poetessa è, necessariamente, creatura di passione e di senso; certo con nessun altro che con la donna il pubblico si mostra più severo: le critiche ai libri femminili di prosa e di poesia sono vivisezioni.

Ma di questo le donne non si lamentano: troppo buon seme fu gettato nel vasto campo della poesia perchè anch’essa non voglia raccoglierne, a messe matura, un manipolo; e per una che cade altre vengono innanzi e raccolgono a piene mani.

V’è chi dice: voi non siete che creature mediocri, tutte prese dal vostro io, singhiozzanti i vostri dolori con parole banali di femminette, cantanti il vostro gaudio con una esuberanza che sa di follia. Voi siete malate della vostra fantasia; mutate in dramma i disinganni, in felicità la più comune letizia; ma non sapete comunicare nessun palpito e nessun affanno.

Siete create per la maternità e per la casa: è