Pagina:Bisi - Poetesse d'Italia, Milano, Quintieri, 1916.djvu/56


— 56 —


un crescendo doloroso che diventa urlo e poi si acqueta in una calma anche più dolorosa.

Chi da natura ha avuto una precoce anima che si tormenta è destinata a non mutarla mai.

La pace, la calma, il riposo, il sonno, la morte: vani desideri, sogni irraggiungibili!

Il cuore desidera sino a languire, l’anima si tende fino a spezzarsi; tutto è convulso in queste anime; divelto, travolto via via da moti rapidissimi; anime che per essere passionate non possono dimenticare passando da un amore all’altro, da un dolore all’altro, ma in cui invece tutto si sovrappone, si somma, a far del lieve fardello un immenso peso.

Anime giovanili, quando dunque vi disseterete alla gioia? Dov’è quella che ci dica finalmente l’appagamento completo?

Nemmeno Milly Dandolo, giovanissima, ha saputo dirci questo: l’infantile vena era forse troppo tenue perchè riuscisse a darci altro che uno squisito godimento; la vena infantile era troppo sentimentale perchè altro potesse dirci, nel ritmo