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che ispirano quasi sempre le creature molto esuberanti e sincere, anche se talvolta l'esuberanza rasenta l'indiscrezione e la sincerità, la brutalità.

La simpatia – dote che non tutti, che non molti possiedono, dote essenziale in un artista quando si rivolge al pubblico con le sue opere.

Ed è penoso che invece questa giovinezza troppo pensosa non abbia potuto ancora trovare molti che la comprendano, forse nessuno che l'ami per la sua arte.

Arte che non può che perfezionarsi; la sofferenza che prova ella stessa di essere impotente a tradurre in pura bellezza quello che sente, di trovarsi nelle mani, informe, quello che si ergeva perfetto nell'anima, farà sì che, allentate le redini di austera semplicità che ella stessa si è imposta, possa e sappia rivelarsi, oltre una mente acuta e tormentata, anche un'anima di donna, e di donna giovane, quale ella è.

Anima orientale, ho chiamato invece Elsa Schiaparelli; ma forse, no.

Orientale per l'esuberanza, come di magnifica flora, del verso; per le ardenti imagini; per la