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disdegno per l'arte comune di tutti i verseggiatori.
Ed è peccato che la chiusa severità del verso la renda meno conosciuta e meno apprezzata da chi realmente ne potrebbe ricavare godimento, dal vero pubblico, che invece si stanca su quelle pagine in cui non trova alcun ritmo e che, quando non ne ride, giudica assolutamente assurda la mania di investigazione e di analisi di questa piccola donna che a taluni sembra anima più di scienziato che di poeta.
È peccato, non per il fatto che a Cesarina Rossi manchi la notorietà, ch'ella non cerca, ma perchè davvero quest'arte straordinariamente intensa meriterebbe di essere più meditata e più compresa, sopratutto da chi si sente, come lei, attirato dalla poesia.
Un vero temperamento poetico (musicale) che abbia l'orgogliosa schiva signorilità di Cesarina Rossi e l'armonia intensa di altre forse meno profonde, non so fino a qual punto giungerebbe – certo molto in là. —
Manca appunto a Cesarina Rossi la simpatia