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del pensiero, i molti giovani, è però eminentemente intimamente poetica.
Vedete le sfumature: solo un poeta può indugiarvisi con tanta insistenza: sfumature che da taluni vennero chiamate «mania un poco borghese di particolari».
Arte borghese, infatti, se in quest’arte noi osserviamo la superficie, la cornice in cui essa nasce e si evolve; ma invece assolutamente signorile e aristocratica, per la fierezza orgogliosa di questa anima chiusa, per il disprezzo di tutto ciò che è parola vacua, per la ricerca talvolta tormentosa dei moti, dei perchè, delle essenze di tutte le cose.
Certo, se Cesarina Rossi si lasciasse andare più spontaneamente all’ispirazione momentanea, la sua arte sarebbe più giovanile, più fresca e forse anche più armoniosa. Così come ella ce la presenta ci dà, insieme all’ammirazione, un curioso senso di pena, come se veramente noi la sentissimo così costretta, così chiusa da una forza a lei superiore e che può anche essere il suo orgoglioso